E' stata approvata ieri in via definitiva alla Camera la legge Delega per la riforma del Terzo Settore, dell'impresa sociale e per la disciplina del servizio civile universale; una legge che valorizza e riconosce il valore strategico che assume oggi il Terzo Settore nella vita del Paese.
Al centro della legge l'obbligo alla trasparenza, la rendicontazione, il registro unico nazionale.
“È una legge che propone una nuova cornice fiscale finalmente chiara per il mondo del Terzo Settore, di sostegno alle sue attività e che, al contempo, chiede alle organizzazioni trasparenza, democrazia interna, buona gestione delle proprie risorse”, ha dichiarato Edoardo Patriarca, Presidente dell'Istituto Italiano della Donazione. “Chi tradisce la fede pubblica -continua Patriarca- in nome della solidarietà, sfruttando i poveri, utilizzando le fragilità per scopi personali verrà perseguitato con chiarezza e rigore. Solidarietà sta con legalità, solidarietà sta con trasparenza, solidarietà sta con uso corretto delle risorse, sta con capacità di farsi misurare dai cittadini e verificare l'impatto delle proprie iniziative sui territori”.
Si parla di una riforma che disciplina un mondo molto variegato e spesso sottostimato: più di 5 milioni i volontari impegnati, 12 mila le imprese sociali e cooperative, 7000 le fondazioni, quasi un milione gli occupati, più del 4% il contributo alla produzione di ricchezza del Paese.
“L'Istituto Italiano della Donazione, lavora da più di 10 anni per migliorare il livello di trasparenza delle organizzazioni non profit che vi aderiscono e non può che salutare con grande favore una riforma che punta alla responsabilizzazione del settore e incentivi i meccanismi di controllo e vigilanza. L'IID con la sua esperienza maturata sul campo si mette a disposizione, insieme alle reti, per essere d'aiuto nel promuovere e incentivare la capacità delle Associazioni di rendicontare”. Patriarca ha aggiunto: ”L'Italia aveva già dato un segnale di sensibilità e attenzione rispetto ai temi della donazione e della solidarietà. Ricordo che nel luglio dell'anno scorso il Parlamento ha approvato la legge 110 del 2015 che prevede il 4 ottobre di ogni anno di festeggiare insieme ai territori, alle nuove generazioni e alle istituzioni il Giorno del Dono. L'Italia è il primo e unico Paese che riconosce e legittima, con una legge, l'importanza del dono.”
Il testo parla anche ai giovani aprendo il servizio civile universale ai cittadini stranieri regolarmente residenti, prevedendo uno status giuridico specifico per i volontari in servizio civile e modalità di accreditamento per gli enti titolari di progetto.
Edoardo Patriarca ha affermato a tal proposito: “Il servizio civile, che potrà essere riconosciuto a fini formativi e lavorativi, è un'esperienza che potrà essere proposta a tutti coloro che lo richiederanno, probabilmente a più di 100 mila giovani, una vera e propria leva civica, esperienze concrete, formazione, acquisizione di abilità e competenza utile anche nel mercato del lavoro, impegno civile, la scoperta che la dimensione comunitaria è una dimensione costitutiva della propria crescita personale.”
Per il Terzo Settore tutto questo è un giorno di festa, dopo anni si restituisce valore e dignità all'esperienza concreta di solidarietà che ogni giorno vede impegnati quasi sei milioni di volontari e circa 300 mila enti.