“Il terremoto che ha colpito il Centro Italia – dichiara Edoardo Patriarca, Presidente dell'Istituto Italiano della Donazione (IID) - ha messo in ginocchio il cuore del Paese ma è stato anche occasione, ancora una volta, per mettere in luce la generosità di cui siamo capaci. Il mondo del volontariato in prima linea, le organizzazioni, i territori e i singoli cittadini in modo anche spontaneo, si sono attivati e continuano a farlo anche in queste ore in cui l'emergenza sembra essere un amaro pane quotidiano. Per questo tutti siamo chiamati a dare il nostro contributo, anche se piccolo. Mi amareggia molto quindi prendere atto di quanto riescano ad essere virali notizie false e tendenziose circa la “sparizione” dei fondi raccolti tramite sms solidale. Bugie come questa sono in grado di minare la fiducia, radice stessa del verbo donare, poiché creano un clima di disfattismo che non fa bene a chi lavora per il bene comune.”
È infatti di pochi giorni fa la falsa notizia, alimentata soprattutto dal dibattito via social, in merito alla destinazione dei fondi raccolti tramite sms solidale subito dopo il terremoto, bufala che ha richiesto l'intervento diretto del Dipartimento della Protezione Civile: i soldi non sono spariti, né sono stati sottratti da nessun altro soggetto, né tantomeno dalle compagnie telefoniche stesse, che hanno già versato alla Protezione Civile la maggior parte dei fondi raccolti.
Specifica Patriarca: “La cifra raccolta, che supera i 25 milioni di euro, è infatti destinata alla fase di ricostruzione post emergenza, quella sulla quale si spengono i riflettori, quella in cui non si fanno le maratone televisive o le dirette tv, quelle però più preziose per chi vive nei territori colpiti”. Al contrario, come riportato nella nota del Dipartimento, per la fase di gestione dell'emergenza sono destinate tutte le necessarie risorse attraverso i fondi pubblici.
“L'Istituto da sempre lavora su temi quali fiducia, trasparenza e correttezza: avranno questi temi la forza di diventare virali? È quello che mi auguro – conclude Patriarca - , perché donare con fiducia e in tutta sicurezza è un diritto di ognuno di noi. Le donazioni vanno incentivate e, al tempo stesso, al donatore devono essere dati gli strumenti giusti per potersi orientare e difendere, tanto da false notizie quanto da appelli non veritieri. Proprio per questo lo scorso settembre abbiamo ideato la campagna #Le7regole che ha come obiettivo quello di fornire ai cittadini semplici indicazioni per verificare se un'organizzazione si comporta in modo serio e trasparente. Ripercorriamole insieme”.
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