Le parole sono pietre, disse una volta uno scrittore. Quante volte abbiamo scagliato parole contro gli altri, per ferire, per affermare animosamente che la ragione era nostra, per dividere, per giudicare. Io stesso, come insegnante, senza neppure rendermene conto.
Poi mi sono ricordato di qualcosa che spesso mi capita di vedere in montagna, lungo i sentieri, sulle vette: piccoli cumuli di sassi per indicare semplicemente che, sì, io, tu, chissà chi altri, siamo stati lì, ad ammirare senza parole quel panorama, l'incantesimo della natura…E poi, e poi… i sassi sulla tomba di Anna Frank, ogni sasso un ricordo silenzioso, una preghiera muta, un pezzetto del suo sogno infranto che entra a far parte della vita di qualcuno e la fa rifiorire…
I am because we are…lo disse Nelson Mandela ed è una grande verità che scaturisce come una sorgente dalla grande anima dell'Africa. Per questo l'abbiamo scelta, io, Walter De Lorenzi e la mia collega Marina Morati, insieme ai nostri ragazzi della 3^B dell'Istituto comprensivo di Sovizzo, vicino a Vicenza, guidato dalla dottoressa Maria Chiara Porretti. E queste parole sono - me lo auguro - riecheggiate, in una splendida giornata d'ottobre - il quattro ottobre - che pareva estate piena, a Palermo, Italia. Giornata nazionale del Dono, ovvero Donoday. E cosa sarà mai questo ennesimo contest di scuole, direte. Un'altra superflua challenge, forse? E invece no: si celebra il dono o, meglio, l'importanza del donare, di dire, appunto, ok, io sono, esisto, ma solo se anche voi e tutti noi alziamo lo sguardo dai nostri schermi ultrapiatti e ci accorgiamo che non siamo soli, che nessuna sciagura potrà mai disunirci, che non è vero che dobbiamo chiuderci nella nostra solitudine egoista o dolorosa, che perfino il dolore e la capacità di offrirlo come un dono e una speranza di gioia può fare la differenza.
Abbiamo vinto. Siamo stati creativi, con un video che - come dicono i ragazzi - “spacca”. Mi auguro e preferisco che esso non sia un punto d'arrivo, ma di partenza di un grande viaggio, la vita, tentando una strada troppo spesso dimenticata, quella della condivisione senza nulla volere in cambio - gloria, ricchezza, bellezza. No, vi prego, che non sia così, che le parole che accompagnano il nostro lavoro e delle scuole di tutta Italia e quello di tutti coloro che hanno sostenuto questa straordinaria iniziativa - Istituto Italiano della Donazione, CeSVoP e via dicendo - possano oggi e un domani essere pietre che costruiscono una nuova Italia, più generosa e più giusta. Ai giovani, che saranno e sono la speranza del domani, chiedo di essere i giganti che erigeranno questo nuovo edificio, i giganti sulle spalle dei quali potremo salire, per imparare di nuovo a sognare.
Prof Walter De Lorenzi, docente dell'Istituto Comprensivo di Sovizzo (Vicenza) scuola vincitrice del premio F.I.L.A. - Fabbrica Italiana Lapis ed Affini 2023 grazie al video dal titolo “I am because we are"