MARIA GUIDOTTI - Presidente Istituto Italiano della Donazione evidenzia:
"Un tema importante è quello della fiducia: noi oggi viviamo, non solo per quanto riguarda le donazioni , in un contesto in cui la sfiducia domina. Le persone si sentono atomizzate, da sole, e fanno fatica a riconoscersi in un'identità o in un obiettivo comune.
Le associazioni sono soggetti importanti soprattutto per la ricostituzione di relazioni solidali nella comunità e per la ricostituzione di fiducia però per fare questo, dobbiamo evitare di essere percepiti come semplici gestori di servizi ma privilegiare l'aspetto della partecipazione. Questo è il tema centrale della conferenza: come ricostruire il rapporto di fiducia tra i cittadini, l'impresa e le associazioni, cosa si deve fare perché i cittadini possano tranquillamente, serenamente donare quello che sentono di donare per sostenere una causa ed un'attività senza avere il dubbio che quelle risorse non vadano a buon fine."
MERITEVOLI DI FIDUCIA
Ucodep, Ail, Fondazione Faro, Cosv, Lvia, Auser e Intersos sono le 7 nuove associazioni aderenti all'IID che si sono contraddistinte nella corretta e trasparente gestione dei fondi raccolti, mettendo in primo piano i donatori e tutelando il loro diritto ad una informazione chiara e trasparente.
Prima Sessione - DONARE CON FIDUCIA. OGGI SI PUO'
Ad apertura lavori l'Avvocato GIUSEPPE GUZZETTI - Presidente della Fondazione Cariplo - sottolinea: " la garanzia sull'utilizzo dei fondi ricevuti è un elemento fondamentale per le donazioni, perchè se non c'è un rapporto di fiducia oggi le persone non sono più disposte a donare. Donare è nel DNA degli italiani e la propensione al dono è stata riscoperta dalle Fondazioni Comunitarie attive sul territorio. Il punto è chi dona vuol sapere come vengono gestiti i soldi, dove vanno e soprattutto vuol vedere i risultati del proprio gesto di solidarietà. Da qui l'importanza della "certificazione" dell'IID, il momento per le donazioni è oggi favorevole, e per far fronte ai fatti negativi, che portano alla sfiducia nel donatore, bisogna sostenere con forza i fatti positivi."
PAOLO ANSELMI - Vicepresidente di GfK Eurisko e docente di marketing non profit e comunicazione sociale Università Cattolica MI- presenta i Risultati della Ricerca IID-Eurisko dal titolo: Gli Italiani e le Donazioni: tra slancio etico e domanda di rassicurazione
La ricerca mette in luce come al cittadino-donatore non basta più esser rassicurato sull'affidabilità “etica” dell'Organizzazione, ma fattore discriminante nella scelta delle sue destinazioni di beneficenza risulta la forte richiesta che il proprio contributo venga gestito con professionalità, competenza ed efficacia.
Da qui emerge l'identikit di un donatore consapevole con buon livello di informazione e partecipazione alla vita sociale, nonché con uno spiccato orientamento alla concretezza e all'azione.
Il Sottosegretario al Ministero della Solidarietà Sociale - FRANCA DONAGGIO - dichiara "Il Governo è impegnato a ripristinare le destinazioni volontarie del 5 per mille introdotte, in forma sperimentale dalla Finanziaria per il 2006,in considerazione delle finalità di utilità sociale del provvedimento e dei positivi risultati ottenuti nell'anno in corso. A tal fine è stato predisposto un emendamento alla Finanziaria in discussione, per il quale il Ministero del Tesoro sta individuando le necessarie coperture.”
IL VALORE DEL DONO: aspetti economici e significati simbolici - E' questo il titolo di un'interessante momento di relazioni e confronti svoltosi durante la mattinata e coordinato da ELIO SILVA - Caporedattore de IL SOLE24ORE.
Hanno portato il loro contributo al dibattito UGO VOLLI – Direttore del Centro interdipartimentale di ricerca sulla comunicazione e Docente di Semiotica del Testo, Università di Torino – afferma: “Per chi fa un regalo o decide di contribuire a un'iniziativa, il dono è la cosa più semplice del mondo: privarsi di qualche cosa per far piacere o aiutare qualcuno. Nel pensiero antropologico e filosofico del Novecento invece, il dono è stato un grande tema di discussione, che dura ancora oggi. Dal famoso "saggio sul dono" di Marcel Mauss (1924), il dono è apparso un fatto sociale globale, capace di fungere da collante sociale, di stabilire ruoli e relazioni".
STEFANO ZAMAGNI – Docente di Economia politica, Università di Bologna, riflette: "Nell'ambito delle imprese il dono si è reso importante perché l'economia di mercato, basata sugli scambi, presuppone la fiducia e perchè si tratta di un'economia contrattuale basata sulla fiducia. Ciò che apprezzo nell'IID è esattamente questo: recuperare radici molto antiche, iscritte nella nostra cultura, la fiducia/il legame perché avere fiducia vuol dire in primis essere legati. Se riuscissimo tutti insieme in questa operazione, la gente tornerebbe a dare e sarebbe contenta di farlo, chi prende sarebbe contento di prendere perché risolve i problemi e alla fine l'intero sistema dell'economia di mercato conoscerà una nuova stagione di civiltà ma anche di floridezza."
All'analisi teorica si affiancano le esperienze concrete di coloro che gestiscono i fondi raccolti. Sono intervenuti due Soci Aderenti IID: la Fondazione ASPHI onlus, nella persona del Presidente CARLO ORLANDINI che dichiara "C'è una parola centrale da tenere a mente che è LA FIDUCIA e noi abbiamo aderito all'Istituto della Donazione perché questo corrisponde alla necessità di dare fiducia e contribuire a fare chiarezza in una materia che in realtà è molto complessa.
Ognuno di noi ha il diritto di sapere che fine fanno e dove vengono spesi i soldi donati.
E proprio questo mi pare sia il fine principale dell'Istituto al quale sottoscriviamo.Una delle sue utilità fondamentali è quella di contribuire a ridurre il ruolo della pubblica amministrazione nella gestione di queste cose e nel lasciare maggior spazio alle associazioni, alle fondazioni e a tutte queste espressioni affinché i soldi vadano esattamente dove devono andare".
AIRC, con il Direttore Generale MAURIZIO SAVI.
Conclude la Sessione Donare con Fiducia. Oggi si può ALESSANDRO BEDA - Vicepresidente Sodalitas - che fa riferimento ai neccessari cambiamenti e sviluppi che le Onp dovrebbero apportare per esser più efficaci nei loro processi gestionali "La donazione non migliora solo chi la riceve, ma come ha spiegato Zamagni, migliora anche chi la fa. Il futuro del non profit sarà basato su una necessità di incremento di efficienza, soprattutto nella gestione dei progetti, in termini di innovazione, ma anche nel tema dell'attrazione delle risorse. Quindi nella misura in cui queste associazioni saranno più brave, più attente e più efficienti nell'attrarre risorse, più avranno modo di crescere e svilupparsi nel futuro in qualità.Negli ultimi 30 anni, il sentimento della società è fortemente cambiato, si è diventati più critici e si necessita di maggiori informazioni poiché si è più consapevoli dei propri diritti.Mai come oggi le non profit devono capire questo cambiamento, saper rispondere all'attesa dei donatori e saper trasformare questo cambiamento in opportunità di fiducia e di sviluppo. L'Istituto Italiano della Donazione si pone ovviamente insieme alla Carta della Donazione, che è il suo documento base, come strumento per costruire alleanze di fiducia con i tre stakeholder diretti della donazione i cittadini, le istituzioni e le imprese".
Seconda Sessione - GESTIRE BENE. OGGI SI DEVE
Nel pomeriggio sono proposti interventi monografici: si analizzano gli strumenti utili alle Associazioni per gestire in modo efficace e competente le proprie risorse.
BURKHARD WILKE - Segretario Generale ICFO - illustra le prospettive dello scenario internazionale sul monitoraggio indipendente delle Onp.
Docente di Business Ethics, Università di Trento e Direttore di Econometica - LORENZO SACCONI - evidenzia i requisiti di un'autoregolazione etica efficiente, equa ed efficace (come quelli enunciati nella Carta della Donazione) e le particolari difficoltà culturali che caratterizzano, sotto questo profilo, il contesto nazionale.
DONATA MONTI - Resp. Uff. Rapporti con le organizzazioni dei consumatori, ABI - e ALESSANDRA DI IORIO - Resp. servizi elettronici d'incasso, ABI - illustrano i vantaggi dell'iniziativa promossa dal sistema bancario italiano RID ANCH'IO relativa alla gratuità delle operazioni di addebito RID per le donazioni effettuate in favore delle organizzazioni non profit.
GIOVANNI BOGANI - Past President AIOICI e Presidente Comitato Tecnico IID - nel suo intervento dal titolo Quali i criteri di indipendenza, deontologia e professionalità dei certificatori? espone le migliori prassi deontologiche e operative a cui fanno riferimento i valutatori.
Nel suo intervento La Carta della Donazione aiuta il fund-raising? BEATRICE LENTATI - Amministratore Unico di Lentati & Partner srl e Presidente Assif - sottolinea come i principi e concetti enunciati nella Carta della Donazionazione rappresentino un utilissimo strumento per programmare e perseguire con trasparenza e correttezza un'azione di raccolta fondi.
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