Le energie da liberare ci sono, e tutte. A dimostrarlo la folta platea che ha partecipato all'evento di apertura del Festival del Volontariato di Lucca. Al Real Collegio tante le personalità presenti per salutare l'avvio di questa l'edizione 2014 della manifestazione dedicata al mondo dell'associazionismo e del volontariato.
Tra queste il ministro all'istruzione Stefania Giannini, che non ha voluto perdere l'inaugurazione del Festival nella sua città natale nonostante gli impegni romani. “Volentieri porto il mio saluto al Festival del Volontariato che ha come sua sede naturale la mia città, la patria di Maria Eletta Martini. La nostra tradizione è inscindibilmente legata al volontariato: da sempre i lucchesi si sono contraddistinti per la propria volontà e capacità di organizzarsi in modo da offrire alla società un contributo continuativo e diretto, spendendosi per il prossimo”.
“Il volontariato – afferma Giannini nell'intervista con Marco Gasperetti, giornalista del Corriere della Sera, media partner del Festival – è oggi più che mai rilevante per il nostro Paese: in una fase di crisi come quella che stiamo attraversando, il tempo e le energie dei volontari rappresentano un capitale prezioso e irrinunciabile per l'Italia”.
Forte il legame tra educazione scolastica e volontariato, che il ministro non ha mancato di sottolineare. “La scuola rappresenta una dimensione privilegiata per sensibilizzare i più giovani al volontariato – continua -. È fondamentale favorire fin dalla tenera età l'acquisizione di una profonda sensibilità verso l'altro, che renda i ragazzi e le ragazze in grado di dare risposte ai bisogni della comunità che non siano occasionali e sporadiche, ma inserite in un progetto di vita”.
Madrina dell'evento Maria Grazia Cucinotta, attrice attenta ai temi dell'impegno civile e del volontariato. “Questo Festival accende i riflettori sull'Italia che fa del bene, quell'Italia di cui dobbiamo andare orgogliosi – afferma -. È questo il volto del Paese che deve esser raccontato e valorizzato. Solitamente, nell'informazione mainstream, per il bene non c'è spazio: è invece importante dedicarglielo, portare all'attenzione simili tematiche”.
di Laura Gianni