“Primo impara a comunicare, solo poi lavora per raccogliere fondi”. Strumenti e suggerimenti concreti per un fundraising efficace sono l'oggetto del workshop “Principi del fundraising” tenuto a Raffaele Picilli durante la prima giornata del Festival del Volontariato.
Gli strumenti di comunicazione sono la base da cui partire: avere un sito, usare i social e produrre semplici materiali cartacei. È importante mettere in campo strumenti che siano in grado da un lato di essere specifici per il target da raggiungere, dall'altro che non trascurino informazioni quali chi è l'associazione, cosa fa e di che tipo di aiuto ha bisogno.
Il fundraising è molto di più che semplice raccolta fondi perché il vero obiettivo per un'associazione è costruire un rapporto durevole nel tempo che si fonda sulla fiducia la quale, a sua volta, si basa sul dialogo costante con i donatori.
L'associazione deve comunicare la propria idea di come risolvere un problema che ha individuato puntando l'attenzione sulla soluzione prima ancora che sul problema. E, illustrando del problema , l'associazione deve possedere dati precisi che ne illustrino la portata. Per questo le organizzazioni che fanno bene fundraising sanno comunicare il progetto e la destinazione dei fondi raccolti, senza poi dimenticare di ringraziare il donatore e di rendicontare l'esito della raccolta stessa.
La vera ricchezza di una associazione è la sua rete di volontari e di conoscenze perché da lì possono arrivare soluzioni a costo basso o nullo. Vitale è inoltre la conoscenza del territorio, in particolar modo in una nazione lunga e stretta come la nostra.
Dato che che i soldi sono sempre troppo pochi è indispensabile avere buone idee, tempo a disposizione, molti amici, conoscenza del territorio e conoscenza di cosa si può avere gratuitamente. Tutti ingredienti da non trascurare.
Il dono inizia con “per favore” e si chiude con “grazie” / #FdV2014
di Ornella Ponzoni