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Il mondo del non profit italiano si arricchisce di una nuova realtà. Con la formalizzazione della Prefettura di Milano, il 20 dicembre 2012 è nata la Fondazione ACRA-CCS che riunisce sotto un unico logo due attori storici nel panorama italiano della cooperazione internazionale: la fondazione ACRA di Milano e la onlus CCS di Genova.
La notizia va al di là della nota interna, poiché si tratta del primo esempio in Italia di fusione tra due realtà senza scopo d lucro che uniscono le loro forze per fare sinergia. Per portare a termine il processo, sono stati necessari due anni di collaborazione e un percorso innovativo che ha dato vita a un nuovo soggetto giuridico, con una nuova governance e un nuovo organigramma.
“Le nostre parole chiave sono sostenibilità e innovazione - dice il Presidente di ACRA-CCS Angelo Locatelli - vogliamo trovare nuove soluzioni sostenibili ai problemi legati alla povertà. Il ruolo di ACRACCS sarà innanzi tutto quello di valorizzare i talenti e le risorse locali per dar vita a cambiamenti di lungo periodo. La sinergia tra ACRA e CCS è solo il primo dei passi che abbiamo in mente per diventare una ong del terzo millennio”.
ACRA-CCS esprimerà le caratteristiche e i valori comuni, rafforzando le capacità e le competenze complementari delle due realtà originarie. Da una parte la storia di ACRA e la sua azione per uno sviluppo integrato che vuole incidere sui diritti umani fondamentali, dall'altra l'esperienza di CCS e dei suoi programmi di sostegno a distanza, mirati a migliorare le condizioni di vita dei bambini e a garantirne in primo luogo il diritto all'educazione.
Le due realtà che danno origine ad ACRA-CCS condividono da tempo una comune cultura della trasparenza che le ha portate negli ultimi anni all'assegnazione di due oscar di bilancio FERPI (ACRA nel 2009, CCS nel 2012) e a sottoscrivere la carta dell'Istituto Italiano della Donazione.
“Di fronte alla diffusa polverizzazione e frammentazione dell'universo del non profit - conferma Stefano Zara, presidente di CCS e ora membro del CdA della nuova Fondazione - vogliamo cogliere la potenzialità che nasce dall'unire le forze per un impegno concreto capace di rispondere alle nuove sfide della cooperazione internazionale”.
I contributi istituzionali prevedono una durata insufficiente per incidere su realtà caratterizzate da povertà estrema: grazie all'esperienza di CCS in progetti di sostegno a distanza, infatti, il finanziamento dei progetti diventa più flessibile permettendo la pianificazione di programmi integrati e di lungo periodo.
“La crisi economica è uno stimolo per trovare nuove alleanze e soluzioni ai problemi del nostro settore - dice Elena Casolari, a.d. di ACRA-CCS - Non possiamo assistere immobili al disimpegno dei governi, Italia in primis, e dei grandi organismi internazionali. Vogliamo guardare oltre il settore pubblico, stimolare la parte virtuosa del mercato e della finanza: aziende e fondazioni possono, anzi devono, diventare attori fondamentali dello sviluppo”.
ACRA-CCS ha inoltre fondato (con Fem 3, MicroVentures, Altromercato e fondazione Maria Enrica) la fondazione Opes, il primo esempio in Italia di veicolo finanziario non profit che investirà in imprese sociali nel mondo, e in futuro anche in Italia, secondo logiche del venture philantropy.
Il nuovo logo della fondazione ACRA-CCS è frutto del lavoro di sintesi svolto dall'architetto e designer Salvatore Gregorietti, ideatore, tra gli altri, dei loghi Pirelli, SanPaolo e Confindustria. Il logo nasce dalla sfida di riunire sotto un unico segno una realtà complessa e articolata ed è caratterizzato da elementi essenziali e immediati che esprimono gli aspetti salienti della neonata fondazione: solidarietà, concretezza e sostenibilità.
Fondazione ACRA-CCS sarà presto online con un sito dedicato. Nel frattempo informazioni e contatti possono essere raggiunti sui siti www.acra.it e www.ccsit.org.
Per informazioni:
Patrizia Canova – Responsabile settore comunicazione
02/27000291 - patriziacanova@acra.it
Matteo Ippolito – Ufficio stampa
02/27000291 - matteoippolito@acra.it
Daniela Fiori – Ufficio stampa
010/8987659 - fiori@ccsit.org